ANTONIO CANOVA
(1757-1822)

LA VITA

Canova (Treviso 1757- Venezia 1822) non scelse come Jacques-Louis David la via dell’impegno politico diretto: il suo unico ideale era l’arte.
Compie il suo apprendistato tra Asolo e Venezia e nel 1779 si trasferisce a Roma dove approdò ad una più diretta conoscenza dell’antico.
La tematica privilegiata da Canova è quella dell’iconografia mitologica.


LE OPERE

Teseo sul Minotauro (1781-83)

  • L’artista non rappresenta il momento della lotta, ma coglie l’eroe nel momento del riposo che segue l’azione: seduto sulla spoglia del nemico Teseo è il simbolo della vittoria dell’intelligenza e del coraggio dell’uomo sulla bestialità. La tensione ormai si è sciolta e c’è un profondo senso di pace.
  • I due corpi hanno proporzioni perfette sul modello della statua greca.
  • Soggetti idealizzati.
  • Modello di un uomo che non esiste nella realtà.
  • Non segue più un valore etico, solamente uno estetico.

Teseo sul minotauro

Teseo sul Minotauro. Opera scultorea di Antonio Canova
Il Teseo impose Canova alla ribalta della scena romana procurandogli una serie d’importanti commissioni, di cui la prima è quella del:

Monumento funerario di Clemente XIV (1783-87)

E' collocato nella Basilica dei Santi Apostoli.
Conformemente ai più puri canoni neoclassici il Mausoleo è improntato ad una nobile semplicità e ad una solenne compostezza e sono bandite le ricche ornamentazioni, i marmi policromi e i panneggi tumultuosi.
Il papa viene rappresentato sul trono, con il triregno in testa e in atteggiamento severo. Il braccio destro proteso in avanti diviene il simbolo della sua capacità di prendere ed imporre decisioni anche di grande portata storica.
Sul basamento vi sono:

  • 2 figure femminili, allegorie dell’umiltà e della temperanza;
  • vi è collocato il sarcofago.

L’unico colore è il bianco.

Monumento funerario di clemente XIV

Monumento funerario di clemente XIV. Opera scultorea di Antonio Canova

Amore e psiche ( 1787-93)

Rappresenta Amore e Psiche nell’atto di baciarsi.
La donna Psiche, è semidistesa, rivolge il viso e la faccia verso l’alto, e per fare ciò, imprime al corpo una torsione ad avvitamento. L’uomo, Amore, si appoggia su un ginocchio mentre con l’altra gamba si spinge in avanti inarcandosi e piegando la testa di lato per avvicinarsi alle labbra della donna.
Il soggetto è utilizzato come allegoria del potere dell’amore.
Il materiale utilizzato è il marmo bianco che conferisce raffinatezza e bellezza all’opera.
I 2 corpi s’incontrano in diagonale , il punto focale sono le due labbra che s’incontrano.

Amore e psiche

Amore e psiche. Opera scultorea di Antonio Canova

Prima di questa versione di Amore e Psiche, Canova ne scolpì un’altra, Amore e Psiche stanti (1797). Il soggetto della scultura è uno dei miti più amati e rappresentati nella storia dell’arte occidentale, riportato nelle Metamorfosi di Apuleio: Psiche, fanciulla mortale di straordinaria bellezza, sposa il Dio Amore, Cupido, di cui ignora la natura ultraterrena. Dopo aver superato una serie di prove anche lei diventerà immortale.

Psiche (il nome significa anima) è vista frontalmente e regge una farfalla (simbolo di eternità e amore) per le ali mentre il Dio Amore, visto di profilo, sembra quasi farsi proteggere dalla fanciulla e reclina il capo sulla spalla di lei mentre con un braccio la cinge, ponendole una mano sulla spalla.

Amore e psiche stanti

Amore e psiche stanti. Opera scultorea di Antonio Canova

Tra le opere su temi mitologici sono anche da ricordare: Tre grazie e Ercole e Lica.

Ercole e Lica

Ercole e Lica. Opera scultorea di Antonio Canova

Nell’opera “Ercole e Lica”, Canova si cimenta nella rappresentazione del movimento, dei sentimenti e delle emozioni. L’azione è concitata e drammatica tuttavia le azioni e le passioni sembrano dimostrate anziché sofferte: i gesti sono accentuati e schematizzati, sono linguaggio controllato dell’intelletto.
Canova ricevette importanti incarichi per la realizzazione di ritratti ed opere destinati alla famiglia imperiale, tra questi:

  • Paolina Borghese come venere vincitrice (1804-08)

Un ritratto della sorella di Napoleone commissionato dal marito, il Principe romano, Camillo Borghese. La donna è rappresentata come Venere con il pomo di Paride nella mano sinistra.

Monumento funerario per Maria Cristina d’Austria ( 1798-08)

Forma piramidale (il tipo più antico di monumento funerario); reca nella parte più alta l’effigie della defunta entro un medaglione sostenuto da un genio femminile. C’è una porta buia, al cui interno sta entrando un corteo mesto di persone. Un lieve tappeto è disteso sui gradini.
Canova riesce ad esprimere l’interpretazione classica e quella cristiana della morte: vi è il motivo antico, pagano, della processione funebre che accompagna le ceneri al sepolcro e il motivo cristiano della memoria consolatrice e la meditazione sul mistero della morte.

Monumento funerario per maria cristina d’austria

Monumento funerario per maria cristina d’austria. Opera scultorea di Antonio Canova

Tempio di Possagno (1819-30)

Tempio cristiano dedicato alla Trinità e nel contempo grandioso sepolcro dell’artista.
L’edificio è di struttura geometrica e rimanda a 2 prototipi classici:

  • Pantheon - nella rotonda coperta dalla grande cupola emisferica
  • Partenone - portico ad 8 colonne doriche

Tempio di Possagno

Tempio di Possagno. Opera architettonica di Antonio Canova