HEINRICH FUSSLI
1741 -1825
LA VITA
HEINRICH FUSSLI (Zurigo 1741- Londra 1825): pittore svizzero che visse gran parte della sua vita in Inghilterra. Aderì alla Sturm und Drang (movimento culturale tedesco in contrasto con il razionalismo dell’illuminismo). E' un precursore del romanticismo, di cui rappresenta il lato più cupo. Fussli crede che l’arte sia un’attività del tutto spirituale e il “sublime” si esprima nel sogno e nell’incubo.
La sua cultura lo indusse verso una particolare attenzione e interpretazione dell’arte classica: l’antico produce forti emozioni e sgomento. Ciò determina l’interesse per i monumenti più imponenti dell’antichità e anche l’attenzione per le opere di Michelangelo e dei Manieristi (svalutati invece dai teorici del bello ideale).
LE OPERE
L’artista commosso dalla grandezza delle rovine antiche
è un disegno in cui l’artista mostra la sua interpretazione dell’arte classica. L’antico produce forti emozioni e sgomento perché per Fussli il passato non appare come uno stimolo per il presente, quanto piuttosto un universo irrimediabilmente perduto il cui ricordo evoca frustrazione ed impotenza.
L'artista commosso dalla grandezza delle rovine antiche
Proprio le grandiose forme michelangiolesche sono attentamente studiate e meditate da Fussli come sorgenti fondamentali del sentimento del sublime; ad esse l’artista si rifà nel: Giuramento dei 3 Confederati sul Rutli
Giuramento dei 3 Confederati sul Rutli (1780)
Opera commissionata al pittore per celebrare il patto stretto nel 1291 fra i cantoni di URI, Schwyz e Unterwalden contro gli Asburgo.
Il confronto fra questo e il dipinto di soggetto parzialmente analogo, "Il giuramento degli Orazi" di David, rivela forti differenze:
FUSSLI
Giuramento dei tra confederati sul Rutli
- la composizione è centrata sul gigantismo e sullo slancio dei corpi verso l’alto
- le forme sono sommarie, tracciate con pennellate larghe ed espressive
DAVID
Il giuramento degli Orazi
- la composizione è fondata sulla pacata narrazione e sull’equilibrio spaziale e geometrico della scena
- i protagonisti risultano statutariamente torniti e definiti secondo ideali moderni di bellezze eroiche
Incubo
Ma l’espressione più significativa del sublime è il celebre dipinto Incubo (1781)
Il quadro raffigura, in toni di colore chiari, una donna dormiente e, in forte contrasto cromatico, 2 figure che emergono dal buio della notte: la testa di una cavalla (che rappresenta la portatrice dei sogni) e un essere mostruoso (personificazione dell’incubo), presenze che rendono visibili i risvolti più inquietanti, torbidi del sogno.
Nel quadro coesistono elementi romantici (impatto emozionale, espressività ed uso del colore) ed elementi neoclassici (disegno preciso e contorni lineari).