VASILIJ KANDINSKIJ
1866 -1944

LA VITA

Vasilij Kandinskij è stata la figura di spicco della consistente colonia artistica russa di Monaco. Nato a Mosca nel 1866, da una agiata famiglia borghese, nel 1896 si trasferisce a Monaco, dove rimane fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914, quando ritorna in Russia. Nonostante gli vengano affidati importanti ruoli istituzionali in campo artistico Kandinskij ritorna nel 1921 in Germania rimarrà fino al 1933 quando il Regime nazista chiude la scuola del Bauhaus di Weimar, dove Kandiskij era stato chiamato da Walter Gropius per un incarico di docenza.
L’artista russo trascorrerà gli ultimi 10 anni della sua vita a Parigi.


LE OPERE

La sua evoluzione pittorica procede dall’influenza dell’espressionismo per arrivare progressivamente alla pittura astratta. Fin dal suo primo periodo a Monaco (1896) egli manifestò la tendenza a trascendere il linguaggio tradizionale della pittura e l’influenza della sua formazione musicale lo portò a considerare la pittura una sorta di composizione musicale, una sinfonia di colori.

L’origine moscovita di Kandinskij influenzò in modo determinante la sua arte. Della fase simbolista-Jugendstill della carriera di questo artista, è l’opera > La vita variopinta: si tratta di una scena incentrata sull’arrivo dei mercanti in un mercato, proiettata in una dimensione atemporale: tutti i personaggi che vi compaiono non hanno alcuna relazione reciproca e sono rappresentati come simboli di eterni comportamenti umani.
Il quadro fu realizzato nella prima fase del percorso artistico di Kandinskij ancora molto influenzato dell'arte popolare russa, il paesaggio è caratterizzato da colori acuti che ricordano il cromatismo.
I principali elementi del paesaggio – l’ansa del fiume, le nuvole già molto stilizzate, la città sulla montagna – ritorneranno frequentemente nella pittura di Kandiskij, ma progressivamente più semplificati e sintetizzati.

La vita variopinta

La vita variopinta dipinto di Vasilij Kandinskij

Alla nascita dell’arte astratta concorrono due grandi filoni di ricerca:

  • da un lato quello che, attraverso il cubismo giunge a Cezanne;
  • dall’altro quello che tramite l’espressionismo porta ai simbolisti.
Kandinskij, considerato il primo pittore astratto si colloca in questa seconda corrente. La sua arte evolverà alla ricerca dei mezzi puri del linguaggio pittorico. Nei suoi dipinti la linea diviene semplice segno che attribuisce all’immagine significati che superano la pura rappresentazione. L’artista deve esprimere dei sentimenti e non riprodurre la realtà.
La vicinanza di Kandisnkij all’ambito musicale contribuì all’evolvere del suo linguaggio pittorico verso l’astrattismo e la sua opera divenne sempre più un fatto musicale. Egli stesso affermò: “Già molto presto mi resi conto dell’inaudita forza d’espressione del colore. Invidiavo i musicisti, i quali possono fare arte senza bisogno di raccontare qualcosa di realistico.
L’astrattismo porta l’artista alla rinuncia totale alla raffigurazione dell'oggetto, ne sono un esempio la serie delle Impressioni.
Impressione 3 (Konzert), rappresenta l’ elaborazione pittorica del concerto di Schönberg (Quartetto per archi op.10 e i Klavierstücke op.11)  a cui Kandinskij aveva assistito. E’ la trasposizione su tela della forte emozione suscitatagli dal concerto: la grande macchia nera ricorda un pianoforte mentre alcune sagome sulla sinistra suggeriscono la presenza del pubblico. L’ampia zona in giallo sulla destra trasmette l’atmosfera vissuta, considerato che per Kandinskij il giallo era il colore del calore spirituale.

Impressione 3

Impressione 3 dipinto di Vasilij Kandinskij