LA SCUOLA DI BARBIZON
GLI ARTISTI DELLA SCUOLA DI BARBIZON
I pittori della “scuola” di Barbizon sono pittori realisti che prediligono la natura e si approcciano ad essa in modo diverso dai romantici.
Sono un gruppo di artisti che si trasferiscono nel villaggio di Barbizon, accanto alla foresta di Fontainbleau.
Théodore Rousseau (1812-1867)
Il caposcuola di questo gruppo è Théodore Rousseau, l’attenzione di questo pittore andò concentrandosi sul paesaggio della foresta, con le sue macchie improvvisamente illuminate dal sole e i suoi terreni paludosi (famosa l’opera Lo stagno).
Lo stagno
Charles-François Daubigny (1817-1878)
Accanto a Rousseau si stabilì a Barbizon un gruppo di pittori tra cui Daubigny e Millet.
I paesaggi realisti e naturali realizzati da questi artisti, tramite la tecnica dell’en plein air, si caratterizzano per una dimensione semplice, vi è la semplicità quotidiana dei lavori nei campi, la intima, quieta vita famigliare, vi sono scorci di natura causale, rappresentati con un linguaggio semplice e immediato.
Il successo di Rousseau all’esposizione universale di Parigi segnò l’inizio della fortuna della scuola di Barbizon.
Fu però soprattutto a Daubigny che avrebbero poi guardato gli impressionisti, attratti dalla sua pittura meno densa, sviluppata su toni chiari e distesi, come per l’opera La mietitura.
La mietitura
Jean-François Millet (1814-1875)
Millet, figlio di contadini, fa parte della scuola Barbizon ma si discosta un po’ da questa scuola, vi è un interesse maggiore sulla figura umana ed il soggetto è l’uomo.
La sua opera Le spigolatrici è considerato uno dei più importanti esempi di pittura realista, l’intenso realismo viene espresso nei volti che tradiscono l’abbruttimento, le mani deformi dalla fatica, le stoppie che riflettono la luce radente. Le figure sono solenni, monumentali, plastiche, piene di dignità nonostante la loro povertà, le mani rovinate, i lineamenti e volti stanchi non fini.
Il soggetto: 3 donne che raccolgono le spighe di grano sfuggite alla trebbiatrice sono in primo piano, alle spalle grossi covoni di fieno, il fattore che controlla i carri. 3 donne ripiegate sotto il sole ma nonostante questo la loro dignità è integra.