LE SECESSIONI

Nell’ultimo decennio del XIX secolo Parigi continua ad esercitare un ruolo di essenziale propulsore della ricerca innovativa in campo artistico, ma emergono altri centri che ampliano alla Mitteleuropea l’area di elaborazione di prodotti artistici originali. Tale allargamento coincide con le secessioni degli anni ’90 (Monaco, 1892; Vienna, 1897; Berlino, 1898) che si configurano come luogo di circolazione internazionale di modelli d’avanguardia.
Pur essendo arte d’avanguardia può capitare che la Secessione ottenga l’appoggio del mondo ufficiale, come avviene in Austria, dove il rinnovamento viene considerato indispensabile perché la cultura artistica austriaca possa arrivare a misurarsi con il dibattito europeo.
Il rinnovamento artistico della fine del secolo continua a riferirsi alla natura che viene intesa adesso come “natura vivente”: non si tratta più (come facevano i pittori del plein air) di riprodurre fedelmente e senza mediazioni le sue apparenza (punto di vista già superato già con i postimpressionisti e i simbolisti). Negli anni novanta e nei primi anni del nuovo secolo alcuni artisti si sforzano di cogliere e di tradurre in immagine le leggi interne della natura, i principi astratti della sua crescita organica.
Tutto ciò si traduce in un sistema di stilizzazioni, di sintesi, di semplificazioni sempre più spinte dei modelli naturali allontanandosi sempre più dalla verosimiglianza.
Nella nuova arte non c’è più la forma dell’oggetto e quindi la realtà esterna per come è percepibile dai sensi, bensì la reazione da essa suscitata nell’animo del soggetto che la contempla.


La secessione a Monaco, a Vienna e a Berlino

Monaco (1892)

Nel panorama artistico di Monaco si distingue la figura di Franz Von Stuck, interprete di una linea simbolista influenzata dall’opera di Bocklin.
Intorno a lui si coagulò un gruppo di artisti che diede vita alla prima secessione della storia artistica moderna, di intonazione simbolista-postimpressionista che si distacca sia dalla pittura dell’Accademia sia dalla tradizione naturalista.
Sensibili alle nuove tendenze decorative che si stavano affermando in Europa, i membri del gruppo orientarono le loro ricerche verso uno stile ornamentale, caratterizzato da un marcato linearismo e dall’interesse per le forme stilizzate, per esempio le composizioni di artisti come Hermann Obrist: Ornamento a foglia pennuto, ispirato alle dinamiche di crescita degli organismi viventi.
Lo Jugendstil è il movimento europeo di rinnovamento delle arti grafiche e decorative a cui si richiamano molti illustratori di riviste (il nome deriva appunto dal nome di una di queste riviste, la “Jugend”/Gioventù).
Von stuck aveva ripreso da Bocklin un’idea di natura come luogo di misteri e di forze elementari: la sua natura si apriva a una dimensione “soprannaturale” (si veda l’opera > il peccato) che influenzò anche artisti come Kandinskij e Klee, arrivati a Monaco rispettivamente dalla Russia e dalla Svizzera.

Il peccato

Il peccato

Altri artisti della Secessione di Monaco furono: Hugo von Habermann, Paul Hoecker, Bruno Piglhein.

Vienna (1897)

Rispetto ad altri movimenti anticonformisti del tempo, la Secessione di Vienna ebbe il vantaggio dell’appoggio dell’ufficialità contemporanea.
In Austria il potere artistico era controllato dall’Associazione degli artisti di Vienna (Kunstlerhaus), la cui politica tendeva ad assecondare il gusto di un pubblico conservatore. Nel 1897 un gruppo di artisti guidato da Gustav Klimt decise di uscire dall'Akademie der Kunst e di costituire l’Associazione artistica di belle arti che si diede in seguito il nome di “secessione”. Non si trattò di un evento traumatico. Il comune di Vienna concesse ai secessionisti un’area, sulla quale fu costruito dall’architetto Joseph Maria Olbrich un edificio destinato alle esposizioni e all’apertura a tutte le tendenze artistiche che in quegli anni erano ritenute, a diverso titolo, innovative.
Il groppo organizzò varie mostre a Vienna e in giro per l'Europa a cui parteciparono i più significativi artisti del Simbolismo europeo e dell'Art Nouveau.
I più noti artisti della Secessione viennese, oltre a Gustav Klimt, furono: Egon Schiele, Koloman Moser e Otto Wagner.

Berlino (1898)

La secessione di Berlino è cronologicamente l'ultimo dei tre rami di questo fenomeno.
I nomi più rilevanti della Secessione di Berlino sono Lovis Corinth, Käthe Kollwitz, Edvard Munch e Max Slevogt.