GUIDO GOZZANO
(1883-1916)
VITA
Guido Gustavo Gozzano nasce ad Agliè, vicino a Torino, da una famiglia colta e borghese, nel 1883. Iscritto a giurisprudenza non consegue mai la laurea, preferendo seguire le lezioni della facoltà di lettere, in particolare quelle del critico e poeta Arturo Graf.
Negli anni universitari fa amicizia con alcuni poeti crepuscolari e partecipa alla vita culturale di Torino collaborando a varie riviste letterarie e giornali.
Nel 1907 si manifestano i sintomi della tubercolosi che lo costringe a frequenti soggiorni in montagna e al mare.
Ha una breve relazione con la poetessa Amalia Guglielminetti (testimoniata dall’epistolario dal titolo Lettere d’amore).
Nel 1912 viaggia in oriente, in India e a Ceylon, per alcuni mesi; il resoconto del viaggio è raccontato nel libro Verso la cuna del mondo, raccolta postuma di una serie di articoli pubblicati sul quotidiano La Stampa.
Nel 1916 muore di tubercolosi, appena trentatreenne, a Torino.
OPERE
Guido Gozzano è considerato il massimo rappresentante del crepuscolarismo. L’incapacità di vivere nella società contemporanea e il rifiuto del presente per rifugiarsi in un passato costituito da cose semplici, da ambienti borghesi e provinciali sono le tematiche preferite dal poeta.
Gozzano canta le piccole cose semplici e autentiche con un taglio ironico e distaccato, caratteristica che gli permette di cogliere anche le meschinità di quel mondo provinciale e chiuso.
Il lessico è semplice e comune, vicino al parlato, con un andamento prosastico e discorsivo e la sintassi lineare e piana.
Questo predominio del registro narrativo, che fa delle poesie di Gozzano, nella preponderanza dei casi, delle piccole novelle in versi, comporta, dal punto di vista metrico, la scelta per le forme chiuse, ad esempio per la sestina.
Le sue prime composizioni poetiche escono su riviste e saranno in seguito riunite nella raccolta La via del rifugio, seguita negli anni successivi da una seconda raccolta dal titolo: I colloqui, che gli diede fama e riconoscimenti.
Quest’ultima, maggiormente strutturata, è ripartita in tre sezioni: Il giovenile errore, Alle soglie, Il reduce. L’autobiografismo che trapela impone una sorta di cronologia di lettura delle poesie che necessariamente deve seguire l’ordine stabilito dallo stesso autore con questa ripartizione.
Pubblica inoltre delle novelle, I tre talismani ed un poemetto Le farfalle. Scrisse anche un copione cinematografico dal titolo San Francesco.