BERNARDINO TELESIO
(1509 -1588)
VITA
Nacque a Cosenza nel 1509. Ricevette un’educazione umanistica dallo zio Antonio Telesio. Seguì lo zio a Milano e successivamente a Roma, e fu imprigionato in occasione del Sacco di Roma. Dopo la laurea soggiornò in varie città d’Italia fino alla sua morte avvenuta a Cosenza nel 1588.
PENSIERO
Egli nega i presupposti magico-ermetici. Di comune con le dottrine magiche resta però in Telesio la convinzione che nella natura tutto è vivo. Non nega né un Dio trascendente né un’anima soprasensibile ma pone l’uno e l’altra tematicamente fuori della ricerca fisica, e stabilisce così l’autonomia della natura e dei suoi principi e di conseguenza l’autonomia della ricerca di questi principi. Telesio opera in questo modo quella che è stata denominata la “riduzione naturalistica” appunto proclamando l’autonomia sostanziale della natura, cioè suppone la sua capacità di porsi da sè e di spiegarsi da sè. Il titolo dell’opera di Telesio esprime in sintesi questo concetto: De rerum natura iuxta propria principia = la natura ha in se stessa i principi della propria costituzione e della propria spiegazione. L’uomo può conoscere la natura in quanto è lui stesso natura. Di qui deriva la preminenza che la sensibilità possiede come mezzo di conoscenza.
I PRINCIPI PROPRI DELLA NATURA – Il senso ci rivela essere principi fondamentali:
- il caldo – ha azione dilatante, fa essere le cose leggere e le mette in moto (sole)
- il freddo – ha azione condensante, fa essere le cose pesanti e tende a immobilizzarle (terra)
- una massa corporea – Caldo e freddo sono incorporei e quindi hanno bisogno di una massa corporea.
Gli elementi derivano dai principi sopra descritti e così anche tutte le forme delle cose.
Considerato come realtà naturale l’uomo è spiegabile come tutte le altre realtà naturali. Telesio per spiegare cosa differenzi l’animale dalle restanti cose ricorre a quello che egli chiama “spirito prodotto dal seme”. La terminologia si rifà probabilmente alla tradizione medica antica. Lo spirito è una sostanza corporea tenuissima inclusa nel corpo. La conoscenza si spiega mediante “lo spirito”.
Telesio ammette un Dio creatore e al di sopra della natura (nega che si debba far ricorso a lui nell’indagine fisica). Ed è proprio dalla sua attività creatrice che dipende la natura e il superiore destino degli uomini.
Infusa da Dio è la “mens superaddita” vale a dire l’anima intellettiva, che è immortale. Con lo spirito l’uomo conosce e appetisce le cose che si riferiscono alla sua conservazione naturale; con la mens superaddita egli conosce e tende alle cose divine, che riguardano la sua salute eterna.