GEORGES SEURAT
1859 -1891

Il distacco dagli impressionisti

Georges Seurat è stato tra gli iniziatori del movimento puntinista.
Nonostante il Salon parigino non godesse più del patrocinio dello stato e dell’accademia, ma fosse organizzato dalla “Società nazionale degli artisti francesi”, continuava a sottoporre le opere al giudizio di una Giuria, la quale nel 1884 respinse un grande quadro di estrema complessità formale: Bagno ad Asnières del giovane Georges Seurat.

Bagno ad Asnières

L’opera, realizzata nell’arco di un anno dopo uno studio approfondito e sulla base di un’accurata integrazione di pittura (14 tavolette dipinte en plein air) e di disegno (9 disegni preparatori in studio), mostra un distacco netto dai modi degli impressionisti.
Colpiscono:

  • il senso della simmetria e dell’ordine geometrico;
  • la regolatità con cui sono distribuiti i tocchi di colore.

Baigneurs à Asnières

Baigneurs à Asnières

La tecnica divisionista

Seurat aveva ricevuto un’educazione accademica, fondata sull’importanza del disegno e dell’equilibrio compositivo, inoltre riteneva che l’artista dovesse scoprire la pura essenza delle cose.
Dagli impressionisti si distingueva anche per la metodica ricerca di fondamenti scientifici per la pittura. Basandosi su studi relativi alle armonie cromatiche egli arrivò alla riduzione della tavolozza a quattro colori fondamentali: blu, rosso, giallo, verde, e ai loro toni intermedi, che distribuiva sulla tela a piccoli punti (questa tecnica venne chiamata ‘divisionista’ o pointelliste) senza mescolarli tra loro, salvo che con il bianco. Sarebbe stata la retina dell’osservatore a compiere la sintesi ottica dell’immagine dipinta, fondendo i diversi colori. Questa tecnica si richiamava a un principio scientifico enunciato da Chevrel detto del contrasto simultaneo (se si accostano colori tra essi complementari aumenta l’effetto della luminosità.

Domenica alla Grande-Jatte

Seurat impiega due anni per finire quest'opera, è una tela di grandi dimensioni e il soggetto è apparentemente impressionista: La domenica. C’è un po’ di caos però è evidente il senso di calma. L’opera oltre alla tecnica pointelliste, è caratterizzata da un impianto compositivo rigorosamente geometrico (basti considerare l’esatta centralità della verticale costituita dalla donna con la bambina che costituisce l’asse del dipinto). L’effetto di profondità è ottenuto collocando idealmente lo spettatore nell’ombra del primo piano.

Une dimanche à la Grande Jatte

Une dimanche à la Grande Jatte

Le Modelle

Questo quadro rappresenta la replica alla critica che considerò il nudo il vero “scoglio del divisionismo” in quanto riteneva che fosse problematico rappresentare il nudo attraverso la tecnica pointelliste. Quest’opera divenne un importante riferimento artistico per i cubisti.

Le modelle

Le modelle

L’aspirazione a una pittura scientificamente fondata, sia dal punto di vista cromatico sia da quello compositivo, portò Seurat a studiare i trattati sui valori psicologici delle linee.
Questi trattati sostenevano che l’orientamento delle linee è da mettere in relazione con certe emozioni umane, per esempio:

  • la direzione verso l’alto e verso destra, con uno stato di gaiezza, di piacere e di liberazione dell’energia (queste condizioni emotive sono adeguatamente espresse inoltre da colori caldi, basati sul rosso e sul giallo);
  • la direzione opposta, con stati d’animo di fatica, tristezza, immobilità (cromaticamente resi attraverso i colori freddi, a partire dall’azzurro).

La sua ultima tela è: il circo.

Il circo

Ne Il circo Seurat applica tali principi. Il senso di allegria e di eccitazione prodotto da clowns e saltimbanchi è reso dalla combinazione di colori caldi (rossi e gialli) con direttrici oblique ascendenti, orientate da sinistra a destra; il pubblico, immobile, è invece caratterizzato da prevalenti tonalità verde-azzurre.

Il circo

Il circo