SERGIO CORAZZINI
(1886-1907)



Vita

La figura di Sergio Corazzini è molto vicina a quella di Gozzano, oltre che per affinità di poetica e di modelli culturali, per una vicenda biografica ugualmente segnata dalla malattia e dalla morte precoce.
Corazzini nacque a Roma nel 1886, dovette lasciare gli studi per un improvviso dissesto finanziario causato da alcune speculazioni sbagliate del padre: si impiegò allora in una compagnia di assicurazioni di Roma.
Con un gruppo di giovani amici, creò a Roma una sorta di circolo letterario, fondando anche una rivista (“Cronache latine”).
Nel 1906 entrò nel sanatorio di Nettuno. La morte per tisi lo colse a soli ventuno anni, nel 1907.



Opere

A sedici anni Corazzini pubblicò le sue prime liriche di rivista, e a diciotto anni il primo volumetto di poesie.
La prima raccolta complessiva delle sue poesie uscì postuma, con il titolo Liriche.
In “Desolazione del povero poeta sentimentale”, Corrazzini si definisce non un “poeta” ma “un piccolo fanciullo che piange”.
Il tema principale delle sue liriche è costituito dalla rappresentazione, dai toni patetici e flebili, della propria malattia e dell’ineluttabile vicinanza alla morte.
Gli altri temi sono pochi e tutti tipicamente crepuscolari: tristi sere domenicali, la musica di un organetto di Barberia, la vita in sanatorio dei malati che attendono la morte.
Il contrasto fra l’esiguità dei temi e un inaspettato sperimentalismo sul piano formale, che porta per esempio all’adozione del verso libero, rappresenta l’aspetto più interessante della poesia di Corazzini.