L’ENJAMBEMENT
Enjambement è una parola francese che significa "inarcatura" e consiste nella continuazione di una frase al verso successivo, annullando così la pausa di fine verso.
Con l’enjambement la pausa ritmica di fine verso non coincide con una pausa logica perciò la frase si spezza a fine verso per concludersi al verso successivo. Es.:
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Il secondo verso è strettamente legato al primo |
(Camillo Sbarbaro, Talor, mentre cammino per le strade, vv.1/6)
L’enjambement può dividere:
- Il soggetto dal verbo:
….e intanto fugge
questo reo tempo…
(Ugo Foscolo, Alla sera, vv.10-11)
- l’articolo dal sostantivo:
Quelle mani, quel volto, il gesto d’una
vita che non è un’altra ma se stessa
(Eugenio Montale, A mia madre, vv.11-12)
- l’aggettivo dal sostantivo:
Il tramontano scendeva con sordi
brontoli. Ognuno si godeva i cari
ricordi, cari ma perché ricordi
(Giovanni Pascoli, Italy, vv.119/121)
Sonavan le quiete
stanze, e le vie d’intorno.
(Giacomo Leopardi, A Silvia, vv.7-8)
- il verbo dal complemento:
…Ormai disprezza
te, la natura, il brutto
poter che, ascoso, a comun danno impera
(Giacomo Leopardi, A se stesso, vv.13/15)
Move la greggia oltre pel campo, e vede
greggi, fontane ed erbe.
(Giacomo Leopardi, Canto notturnodi un pastore errante dell’Asia, vv.12-13)
L’enjambement serve per creare una più intensa fluidità ritmica dilatando il ritmo del testo poetico o per porre in particolare rilievo i termini che coinvolge caricandoli di significato.
Poco utilizzato nella poesia classica divenne molto frequente a partire dal Cinquecento.