IL NATURALISMO

Il termine naturalismo, derivato dalla filosofia e dalle scienze naturali, viene impiegato nell’ottocento con riferimento alla letteratura. Il termine indica un atteggiamento artistico oggettivo e distaccato nei confronti della realtà, al fine di poter rappresentare il dato naturale in modo quanto più possibile fedele, senza il filtro ingannevole dell’immaginazione.

Tendenze naturalistiche in campo artistico

Nel campo delle arti figurative possiamo individuare due diversi momenti nello sviluppo dell’approccio naturalista alla realtà:

  • il realismo: il dato naturale è rappresentato in modo oggettivo. Il motto dei pittori realisti sarà “faire du vrai”. La pittura realista rifiuta la tradizione accademica e sostiene la necessità di rappresentare l’esistente anche nei suoi aspetti negativi. Il “brutto” diviene un elemento significativo e addirittura qualificante, per quanto vi è in esso di autentico e concreto. Gli artisti realisti fanno diventare protagonisti delle loro opere persone reali, persone realmente incontrate. Vengono introdotti nuovi soggetti come gli umili: l’attenzione alla vita delle classi umili, ritratta in tutta la scomoda verità della sua miseria, porta allo scontro con il rigido conservatorismo della borghesia.
    Il realismo fiorisce a metà del 1800. Il 1° salone realista sarà nel 1855. Gli artisti realisti non vogliono più idealizzare, tutto ciò è basato sulla capacità dell’artista di stare davanti al reale e riprodurlo, non si può quindi parlare di scuola, di canoni da seguire – sta proprio all’artista rappresentare la realtà come si presenta, sta alla sua libertà e al suo impegno, nonostante ciò nasce uno stile:
    • i colori verosimili;
    • le figure non sono idealizzate, non si tende a censurare i difetti;
    • le ambientazioni diventano reali, spontanee, non sono studiate, simmetriche.
    I pittori realisti si possono dividere in 2 gruppi:
    1. quelli che prediligono la natura e si approcciano ad essa in modo diverso dai romantici.
    2. quelli che hanno l’intento di rappresentare la vita del popolo. Vi è un aggancio tra il realismo e il socialismo.
  • L’impressionismo: l’arte trae origine dall’osservazione diretta della realtà. Il riferimento non è più l’immagine esatta che la realtà esterna offre ma l’impressione istantanea che essa esercita sulla retina dell’osservatore. I fondamenti del linguaggio pittorico degli impressionisti si basano sugli effetti della luce e delle ombre. Gli artisti usano la tecnica dell’en plein air (pittura all’aria aperta). L’abolizione della linea di contorno e del chiaroscuro restituisce un’immagine naturale in cui scompaiono i dettagli ma è colta l’istantaneità del movimento.