HENRY MATISSE
1869 -1954



LA VITA

E’ un espressionista francese del gruppo fauvres. Nasce nel 1869 e muore nel 1954.
I suoi colori sono carichi di emotività. La pittura per Matisse è un’espressione delle proprie emozioni attraverso i colori.
Inizia a dipingere sotto la guida di un pittore simbolista: Moreau. Da autodidatta si esercita copiando le opere del Louvre. Ben presto entra in contatto con l’impressionismo e il post-impressionismo che influenzerà la sua scelta di usare colori vivaci.
Anche l’oriente lo affascina e diventa collezionista di piastrelle e tappeti ricchi di decorazioni colorate.
Per tutta la vita cerca la serenità e la pace interiore e questo suo bisogno trova espressione anche nella sua arte che ha un’impronta più ottimistica rispetto agli altri impressionisti, sognando il ritorno ad una natura felice.
Nella sua carriera artistica anche il rapporto con il mediterraneo è determinante.
Nel 1904 soggiorna a Saint-Tropez dove incontra Signac e per un breve periodo di tempo si avvicina al pointillisme salvo poi capire che il razionalismo su cui si basa cozza con il suo modo d’essere.
Nel 1905 passa l’estate in Costa Azzurra assieme all’amico Derain con il quale dà vita ad una nuova avanguardia che si propone attraverso l’uso di colori intensi, forti e sgargianti di comunicare la gioia di vivere. E’ anche influenzato da Gauguin che lo spinge ad utilizzare campiture piatte e colori innaturali.
Nel 1906 va in Algeria, nel 1911/12 fa un viaggio in Marocco e l’anno successivo un secondo viaggio. Le sue opere del periodo risentono dell’arte islamica (arte che comunica felicità e gioia) e prevale il decorativismo e la bidimensionalità.
Negli anni della I guerra mondiale vive in Francia, tra la Costa Azzurra e Parigi; in particolare in Costa Azzurra predilige Nizza dove alloggia in un albergo sul mare dalla cui stanza realizza molti quadri con la stessa veduta marina.
Dopo i viaggi in Africa inizia una serie di quadri con odalische.
Anche durante la II guerra mondiale preferisce rifugiarsi in Costa Azzurra dove inizia ad accusare problemi fisici, operato al duodeno rimane invalido (condannato alla sedia a rotelle) ma il suo ottimismo prevale anche stavolta ed egli si inventa un nuovo stile, i cosiddetti “papiers decoupè”, carte ritagliate con le quali realizza dei collage.


LE OPERE

Luxe, calme et volupté (1904)

Il titolo riprende un verso poetico di Baudelaire.
La tecnica utilizzata è la tecnica puntinista perché è il periodo dell’amicizia con Signac ed del suo avvicinamento al pointillisme francese.
Abbina 2 temi:

  • Il tema delle bagnanti
  • e il tema moderno della colazione sull’erba.

Vuole rievocare un mondo naturale da sogno, i corpi e i paesaggi vibrano di luce.
Usa colori accesi, solari. Si ravvisa anche l’influsso di Cezanne.
I nudi vengono smaterializzati in un mosaico di trattini separati. I corpi sono delineati e blu à il fatto che scelga di dare contorni costituisce la premessa del suo ritorno, in futuro, alle forme.
I trattini sono allineati secondo la legge della difrazione della luce.
A differenza di Signac i trattini rimangono separati tra loro e questo spazio dà ariosità al dipinto.
Quest’opera anticipa anche la tendenza al decorativismo.
Il tema è classico e moderno allo stesso tempo à moderno classicismo.
La resa del paesaggio non è realistica.
Molte delle figure del dipinto verranno riprese in un altro suo quadro: la gioia di vivere.

Lusso, calma e voluttà

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Le bonheur de vivre (1906)

La gioia di vivere

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E’ un tipico dipinto espressionista dove ritorna il tema delle bagnanti.
Matisse semplifica le forme e deforma le linee del corpo umano volutamente, per dare maggiore armonia alla sua composizione. Così come nella musica, a fini espressivi, si usano le dissonanze, così egli usa sistematicamente la deformazione del disegno per creare un effetto di armonia. Il suo linguaggio pittorico è molto musicale.
Si tratta di un paesaggio con figure, non realizzato, come usava all’epoca, “en plein air”. Il paesaggio si ispira all’ambiente mediterraneo.
Il cambiamento stilistico dell’artista è evidente: ampie campiture omogenee, piatte, con contorni sinuosi. L’influenza di Gauguin è tangibile: alberi arancio, cieli viola, incarnato rosa shocking, ecc.
La natura è vitale, animata, vivace. Le figure sembrano delle lame.
La composizione ha un andamento circolare concentrico. Al centro c’è una danza e poi ci sono i cerchi più grandi. E’ una danza di fauni o satiri. Questo girotondo anticipa il tema della danza.
La gioia di vivere, che dà il titolo all’opera, è espressa con la musica, la danza, l’amore e il contatto con la natura.
Domina la bidimensionalità.

La desserte rouge(1908)

Vi è raffigurata la preparazione di una tavola per il pranzo.
Matisse tende alla massima semplificazione. Accentua l’importanza del colore e la luce è trasmessa dal colore. Prevale un’enorme campitura rossa interrotta a sinistra da un rettangolo verde.
L’area rossa è attraversata da arabeschi blu che disegnano cesti di fiori e volute; queste fantasie ricordano quelle orientali.
Predomina la coppia blu-rosso mentre a sinistra prevale la coppia verde-blu. Trova piena conferma in quest’opera la convinzione di Matisse che la composizione altro non fosse che l’arte di disporre in modo decorativo gli elementi sulla tela.
La bidimensionalità è assoluta, i contorni neri ed il disegno sintetizzato.
Si tratta di una raffigurazione anti-naturalistica. Le linee oblique: lato della tavola, la sedia, la finestra, non hanno punto di fuga.
3 colori corrispondono a 3 diversi piani:

  • in primo piano c’è la seduta gialla della sedia;
  • in secondo piano c’è il tavolo rosso;
  • il terzo piano è il verde oltre la finestra.

Gli oggetti contribuiscono ad appiattire la scena. La spalliera della sedia dietro al tavolo è uguale alla spalliera della sedia di fianco al tavolo; non c’è prospettiva. Lo stesso per le caraffe di vetro. La fruttiera più lontana anziché essere più piccola è, addirittura, più grande.
Vi è un forte decorativismo. Tutta la superficie colorata è importante.

La tavola imbandita (stanza rossa)

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Molti anni prima Matisse aveva già realizzato questo stesso quadro, si tratta di La desserte del 1897; vedere le due opere in confronto permette di comprendere perfettamente l’evoluzione artistica di questo grande artista.

La desserte (1906)

La tavola apparecchiata

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Il soggetto è pressoché identico ma Matisse, che è nel suo primo periodo impressionistico, è ancora legato alla rappresentazione fedele della realtà e al rispetto delle regole prospettiche.

Pesci rossi (1912)

Pesci rossi

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In questo dipinto del 1912 quattro piccoli pesci guizzanti nuotano tranquilli in una cilindrica vasca vitrea e trasparente che poggia su un tavolinetto circolare. Tre macchie di colore si riflettono nella parte superiore della vasca, ed attorno fiori e foglie e parte dello schienale di una poltrona in giunco. La prospettiva è completamente ribaltata a favore di chi guarda. Tutto appare estremamente semplice e sereno. L’artista ha utilizzato la tecnica fauvre dipingendo senza un disegno preparatorio e usando poche pennellate di colore puro.