AUTUNNO
Vincenzo Cardarelli

TESTO
  1.  Autunno. Già lo sentimmo venire
  2. nel vento d'agosto,
  3. nelle pioggie di settembre
  4. torrenziali e piangenti
  5. e un brivido percorse la terra
  6. che ora, nuda e triste,
  7. accoglie un sole smarrito.
  8. Ora passa e declina,
  9. in quest'autunno che incede
  10. con lentezza indicibile,
  11. il miglior tempo della nostra vita
  12. e lungamente ci dice addio.
PARAFRASI

L'autunno. Già lo si poteva presagire (lo sentimmo venire)nel vento di agosto, nelle piogge di settembre, torrenziali e scroscianti ed un brivido (trasmette il senso di freddo) percorre la terra che adesso (ora: in autunno) è spoglia e malinconica (nuda e triste, in contrapposizione con l'estate quando era rigogliosa e allegra), illuminata da un tenue sole (un sole smarrito: tramette il senso di una luce meno intensa e dai cui raggi emana meno calore. Usa l'aggettivo smarrito perchè il sole si ritrova disorientato in una natura così diversa da quella estiva in cui il sole appariva invece sfolgorante ed intenso).
Adesso (la stagione) passa e digrada (declina: termine che induce l'immagine del tramontare della stagione e dell'uomo verso il periodo della piena maturità) in questo autunno che avanza (incede) con estrema lentezza e a lungo  (lentezza indicibile e lungamente: vi è la sensazione di un rallentato trascorrere del tempo ed anche il bisogno di indugiare prima che si realizzi il passaggio definitivo alla stagione invernale, il declino della vita nella morte) dice addio alla nostra stagione migliore (il miglior tempo della nostra vita – ricorda Leopardi, Il passero solitario, v.11 e A Silvia, vv. 17/18).


Analisi e commento:

Oggetto della poesia un tema ricorrente nell’opera di Cardarelli: lo scorrere del tempo. Il Poeta racconta racconta l’arrivo dell’autunno, stagione dei raccolti, dei forti colori, ma anticipatrice dell’inverno. Cardarelli attraverso la poesia trasmette, oltre al passare delle stagioni anche il senso dello scorrere del tempo, che è uno dei temi ricorrenti del Poeta. L'autunno è una stagione che simboleggia il periodo della maturità che precede la vecchiaia. Come l'autunno che avanza lentamente verso l'inverno anche la vita del Poeta è arrivata alla sua piena maturità ed indugia nella sua stagione autunnale in un lento cammino versi la morte.

Metrica:

Lirica breve composta da versi liberi e impostazione classica. Un’unica strofa aperta e chiusa da endecasillabi (vv.1 e 11-12). Non vi sono rime ma numerose ricorrenze foniche. Le frequenti cesure (forti pause interne) accentuano la lentezza del ritmo.
La poesia può essere divisa in due parti, la prima di sette versi e la seconda di cinque, che segnano due diversi momenti della lirica. Il paesaggio autunnale descritto nella prima parte è personificato (le piogge sono piangenti, la terra rabbrividisce, il sole è smarrito, ecc.). Nella seconda parte l’avanzare lento delle stagioni è metafora dell’avanzare delle età della vita del poeta (parallelismo tra le stagioni e le epoche della vita umana).