PAESI
Corrado Govoni
Esplodon le simpatiche campane
d’un bianco campanile sopra tetti
grigi; donne con rossi fazzoletti
cavano da un rotondo forno il pane.
Ammazzano un maiale nella neve
tra un gruppo di bambini affascinati
dal sangue, che con gli occhi spalancati
aspettan la crudele agonia breve.
Gettano i galli vittoriosi squilli.
I buoi escono dai fienili neri;
si spargono su l‘argine, tranquilli,
scendono a bere, gravi, acqua d’argento.
Nei campi, rosei, bianchi, i cimiteri
sperano in mezzo al verde del frumento.
Esplodon = il verbo è usato in senso metaforico ed è riferito alle campane che all’improvviso e con violenza suonano scampanellando, simili ad esplosivi azionati da un detonatore; simpatiche = l’aggettivo simpatiche riferito alle campane vuole attutire la violenza resa dal verbo esplodere; tetti grigi: i tetti delle umili case del paese; bianco…grigi…rossi = l’uso dei colori riproduce come in un dipinto l’atmosfera gioiosa e pulita del paese.
Ammazzano = anche la seconda strofa ha un avvio di marcata crudezza che viene attenuato dall’immagine dei bambini che rimangono ammaliati (affascinati ) alla vista del sangue e ingenuamente incuriositi dallo spettacolo della morte.
Crudele agonia breve = la morte del maiale è rapida ma anche cruenta poiché avviene per dissanguamento.
Gettano…squilli = il canto esultante (vittoriosi squilli) dei galli rianima la scena; neri = bui; su l‘argine = del fiume;
acqua d’argento = acqua limpida che rifrangendosi con la luce produce riflessi d’argento.
In mezzo al frumento tenero (verde del frumento) i cimiteri campestri, sono il simbolo di una speranza di vita ultraterrena (i cimiteri sperano).