LA TROMBETTINA
Corrado Govoni
- Ecco che cosa resta
- di tutta la magia della fiera:
- quella trombettina,
- di latta azzurra e verde,
- che suona una bambina
- camminando, scalza, per i campi.
- Ma, in quella nota sforzata,
- ci son dentro i pagliacci bianchi e rossi;
- c’è la banda d’oro rumoroso,
- la giostra coi cavalli, l’organo, i lumini.
- Come, nel sgocciolare della gronda,
- c’è tutto lo spavento della bufera,
- la bellezza dei lampi e dell’arcobaleno;
- nell’umido cerino d’una lucciola
- che si sfa su una foglia di brughiera,
- tutta la meraviglia della primavera.
la magia della fiera = le fiere di paese rappresentavano uno dei rari momenti di spettacolo in realtà contadine e quindi qualcosa di magico.
latta = era il materiale utilizzato un tempo per i giocattoli, prima che arrivasse la plastica; azzurra e verde = il poeta si sofferma anche sul colore.
scalza = particolare che sottolinea l’armonia della bambina con il mondo circostante e la sua ingenuità.
nota sforzata = il suono non esce pieno, nitido sia perché si tratta di uno strumento-giocattolo sia per la scarsa capacità della bambina; ci sono dentro = il suono della trombetta rimanda all’atmosfera della festa;
pagliacci…banda…giostra = rappresentano alcuni degli elementi cari al crepuscolarismo frequentemente richiamati.
la banda d’oro rumoroso = gli ottoni della banda diventano d’oro – il verso contiene sia una metafora che una sinestesia.
nel gocciolare della gronda = le grondaie continuano a far scorrere acqua nonostante il temporale sia ormai terminato; c’è tutto = il gocciolio della grondaia rimanda al ricordo del temporale ricreando sia lo spavento sia l’incanto nell’assistere a questo evento naturale.
cerino d’una lucciola = metafora; brughiera = tipo di terreno incolto ricoperto di arbusti bassi. [nel brillio di una lucciola si percepisce l’atmosfera primaverile]