NON INDAGARE CHE COSA TI RISERVI IL DOMANI
(Libro I, Ode IX,vv.1/24)
Orazio



TESTO
  1. Vides ut alta stet nive candidum
  2. soracte nec iam sustineant onus
  3. silvae laborantes geluque
  4. flumina constiterint acuto.
  5. Dissolve frigus ligna super foco
  6. large reponens atque benignius
  7. deprome quadrimum sabina,
  8. o Thaliarche, merum diota.
  9. Permitte divis cetera, qui simul
  10. stravere ventos aequore fervido
  11. deproeliantis, nec cupressi
  12. nec veteres agitantur orni.
  13. Quid sit futurum cras fuge quaerere, et
  14. quem fors dierum cumque dabit, lucro
  15. adpone, nec dulcis amores
  16. sperne puer neque tu choreas,
  17. donec virenti canities abest
  18. morosa. Nunc et campus et areae
  19. lenesque sub noctem susurri
  20. composita repetantur hora;
  21. nunc et latentis proditor intimo
  22. gratus puellae risus ab angulo
  23. pignusque dereptum lacertis
  24. aut digito male pertinaci.
TRADUZIONE E ANALISI

Vedi (vides) come il Soratte [monte Soratte oggi Sant’Oreste, sorge nei pressi di Roma] si erge (ut soracte stet – interrogativa indiretta: ut+congiuntivo presente di stare) candido per l’alta neve (alta nive - ablativo di causa), nè più (nec iam) reggano il peso le selve affaticate (silvae laborantes - faticano i rami a reggere il peso) e (que di geluque) per il gelo tagliente (gelu acuto – ablativo di causa) i fiumi si siano fermati (constiterint).
Dissolvi il freddo riponendo (reponens) legna in abbondanza (large) sul focolare (super foco - ablativo con funzione di complemento di stato in luogo) e più generosamente (benignius - comparativo assoluto dell’avverbio benigne) attingi (deprome) vino (merum) di quattr’anni, o Taliarco (Thaliarche – vocativo – Taliarco è un nome di origine greca che letteralmente significa « re del gioioso banchetto »), dall’anfora sabina (sabina diota - ablativo con funzione di moto da luogo).
Il restante (cetera), lascialo agli dei, i quali (qui) non appena (simul – sta per simul atque) hanno fiaccato (stravere - sta per straverunt) i venti che lottano (deproeliantis sta per deproeliantes - arcaismo) sulla fervida distesa marina (fervido aequore - ablativo locativo), né i cipressi (cupressi) né i vecchi (veteres = vetusti) frassini sono agitati.
Cosa accadrà (sit futurum - perifrastica attiva) domani (cras), evita (fuge) di indagare e qualunque giorno (dierum - genitivo partitivo) aggiunga (dabit) il destino (fors), devi segnarlo (adpone) a guadagno (lucro – dativo di fine) e non disprezzare (nec sperne), o fanciullo (puer tu - vocativo), i dolci (dulcis sta per dulces- arcaismo) amori nè (neque) le danze (choreas), fin tanto che (donec) la uggiosa vecchiaia (morosa canities) rimane lontana (abest) dalla [tua – tibi sottinteso] verde età (virenti – dativo retto da abest).
Adesso (nunc) si ritorni (repetantur) sia (et) al campo (campus - campo marzio = campo sportivo] sia (et) nelle piazze (areae), e i dolci (lenes) sussurri all’ora (hora) stabilita (composita hora - complemento di tempo determinato) sull’imbrunire (sub noctem = sul fare della notte – sub + accusativo, complemento di tempo determinato), ora (nunc) [si ricerchi] anche (et) da un angolo (ab angulo – ab + ablativo, complemento di moto da luogo) appartato (intimo) il riso gradito rivelatore (proditor) di una fanciulla nascosta (latentis),  e (que) il pegno strappato (pignus dereptum) dalle braccia (lacertis – ablativo di separazione) o dal dito che mal resiste (digito pertinaci – ablativo di separazione).



Commento:

Tema:

I primi versi descrivono un paesaggio laziale in cui il monte Soratte svetta bianco di neve in una giornata invernale, a cui si contrappone, nei versi seguenti, l’ambiente caldo e confortevole di un interno da cui si assiste allo spettacolo della natura sorseggiando del vino. Ciò offre lo spunto all’autore per ribadire il tema del carpe diem incitando ad approfittare delle occasioni che offre la vita per poter godere dei momenti migliori che questa offre ed in particolare esortando a cogliere i piaceri che la giovinezza a l’amore riservano mentre è ancora lontana la vecchiaia.
Prevale nell’ode la rassegnata osservazione della fugacità del tempo, di fronte alla quale perde significato l’affannarsi degli uomini, Orazio invita l’interlocutore a non preoccuparsi affatto del futuro, ma a vivere giorno per giorno.

Forma metrica:

Strofa alcaica.

Figure retoriche:

candidum/soracteenjambement (vv.1-2)
silvae laborantes personificazione della natura (v.3)
gelu..acutoiperbato (vv.3-4)
sabina diota - enallage – l’anfora è detta sabina mentre in realtà è la bevanda, il vino, di origine sabina (vv.7-8)
ventos aequore fervido deproeliantismetafora delle sofferenze e tribolazioni della vita (vv.10-11)
ventos … deproeliantis personificazione (vv.10-11)
quem…cumque – tmesi = divisione di una parola in due parti con l'interposizione di elementi lessicali fra la prima e la seconda parte (14-15)
canitiesmetonimia per senectus (v.17)
virenti canities antitesi (v.17)
susurrionomatopea (v.19)
lenesque sub noctem susurri allitterazione della s (v.19)
nunc..nuncanafora (vv.18-21)
male pertinaci personificazione (v.24)

paradigmi verbi:

vides - ind.pres. da video, es, visi, visum, ere, 2 con.= vedere
stet - cong. pres. da sto, as, steti, statum, are, 1 con. = ergersi
sustineant - cong. pres. da sustineo, es, tinui, tentum, ere, 3 con. = reggere
constiterint - cong. pf.da  consisto, is, constiti, --, ere, 3 con. = arrestarsi/fermarsi
dissolve - imp. pres. da dissolvo, is, dissolvi, dissolutum, ere, 3 con. = dissolvere
reponens - part. pres. da repono, is, posui,  positum, ere, 3 con. = riporre
deprome - imp. pres. da depromo, is, prompsi, promptum, ere, 3 con. = attingere
permitte - imp. pres. da permitto, is, misi, missum, ere, 3 con. = lasciare
stravere(=straverunt) - ind. pf. da sterno, is, stravi, stratum, ere, 3 con. = fiaccare
deproliantes - part. pres. da deprolior, aris, ari, 1 con. dep.= lottare
agitantur - ind. pres. passivo da agito, as, avi, atum , are,1 con. = agitare
fuge - imp. pres. da fugio, is, fugi, fugitum, ere, 3 con = evitare/fuggire
quaerere - inf. pres. da quaero, is, quaesivi, quaesitum, ere, 3 con. = indagare/chiedere
dabit - inf. futuro sempl. da do, das, dedi, datum , dare, 1 con. = aggiungere/dare
adpone - imp. pres. da adpono, is, posui,  positum, ere, 3 con. = segnare/ascrivere
sperne - imp. pres. da sperno, is, sprevi, spretum, ere, 3 con.= disprezzare
virenti - part. pres. da vireo, es, virui, --, ere,  2 con. = essere verde
abest - ind. pres da absum, es, afui, abesse, comp di sum = essere lontano
composita - part. pf. da  compono, is, posui, positum, ere, 3 con.=  stabilire
repetantur - cong. pres. passivo da repeto, is, petivi o petii, petitum, ere, 3 con. = ritornare
latentis - part. pres. da lateo, es, latui, --, ere,  2 con. =  essere nascosto
dereptum - part. pf. da deripio, is, deripui, dereptum, ere, 3 con. = strappare