VISIONE (LX)
Giosué Carducci
- Il sole tardo ne l'invernale
- ciel le caligini scialbe vincea,
- e il verde tenero de la novale
- sotto gli sprazzi del sol ridea.
- Correva l'onda del Po regale,
- l'onda del nitido Mincio correa.
- Apriva l'anima pensosa l'ale
- bianche de' sogni verso un'idea.
- E al cuor nel fiso mito fulgore
- di quella placida fata morgana
- riaffacciavasi la prima età,
- senza memorie, senza dolore,
- pur come un'isola verde, lontana
- entro una pallida serenità.
Il sole, lento a sorgere (tardo) nella stagione invernale, scioglieva (vincea) le nebbie pallide, biancastre (caligini scialbe) e l'erba appena nata, la nuova erba (verde tenero – il verde sta per l’erba - sineddoche) del campo (novale: latinismo - il maggese, il campo rimesso a cultura dopo un anno di riposo, che assieme al "sole tardo" si fa emblema di rinascita), sotto i raggi di sole (sprazzi del sol è lo spuntare del sole, a tratti, tra la nebbia) brillava (ridea).
Correva (Correva/correa chiasmo – le coppie di elementi che costituiscono i versi sono ripetuti con ordine inverso per dare l’idea del movimento) il fiume regale (regale = il Po è regale perché è il più importante fiume italiano ed il senso di maestà deriva anche dall'ampiezza del corso), l’acqua del limpido (nitido) Mincio correva.
La mia anima, assorta, prendeva a sognare (l'ale...sogni = la bianca ala dei sogni apriva, è una metafora l’anima è vista come un uccello dalle bianche ali che si libra in volo) inseguendo una visione (un'idea = un ricordo, la visione della fanciullezza).
E nella luminosità (fulgore) immobile (fiso perchè fermo, immobile e quindi senza inquietudine, sereno) di quel tranquillo e piacevole miraggio (fata morgana = visione illusoria - propriamente si tratta di un fenomeno ottico prodotto dalla rifrazione dei raggi del sole nei deserti e negli stretti marini che fa apparire paesaggi fantastici) emergeva nel mio cuore il ricordo della fanciullezza (la prima età), priva di memoria e di dolore ma solo (pur) come un’isola verde (una terra favolosa), lontana, avvolta in una sfumata luce serena (pallida serenità - allude al carattere evanescente della visione).