IL TUONO
Giovanni Pascoli
- E nella notte nera come il nulla,
- a un tratto, col fragor d'arduo dirupo
- che frana, il tuono rimbombò di schianto:
- rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo,
- e tacque, e poi rimareggiò rinfranto,
- e poi vanì. Soave allora un canto
- s'udì, di madre, e il moto d'una culla.
nera come il nulla: è una similitudine che paragona il colore nero con l’assenza e il vuoto; E nella notte nera come il nulla - l'allitterazione dei suoni nasali e gravi trasmette il senso di cupa angoscia e di oscurità che precede il momento del fragore improvviso del tuono.
arduo = ripido, scosceso.
rimbombò, rimbalzò, rotolò: sinestesia, vi è l'associazione della percezione uditiva a quella visiva. Dà un ritmo incalzante e veloce.
rimareggiò = tornò a farsi sentire con il rumore delle onde del mare che si rifrangono. Con il progressivo attenuarsi del fragore anche il ritmo si fa più lento e scandito dalla ripetizione della congiunzione e.
Vanì = svanì